Info
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Rifugio
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Guida alpina esclusa
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Trattamento mezza pensione (cena e colazione con bevande escluse)
Itinerario
Inizio del trekking con l’approccio diretto e più veloce al rifugio risalendo la Val di Suola, da dove è possibile ammirare il caratteristico ambiente dolomitico del Parco delle Dolomiti Friulane, dove il bosco lascia il posto a lunghi ghiaioni sotto ripide pareti.
Su indicazione della guida, si potrà scegliere in alternativa la salita per la Val Rovadia, un ambiente selvaggio e affascinante con alcune belle cascate e i meravigliosi prati sospesi sotto il Passo di Suola, a 1994m. Possibilità di osservare da vicino gli stambecchi che frequentano le pendici delle cime del Pramaggiore e di salire alla facile e panoramica Cima del Rifugio, 2100m, in circa 30 minuti di cammino.
Sentieristica:
Salita al Rifugio Flaiban-Pacherini, (1587m) per la Val di Suola con percorso diretto, ore 2.30 circa, sentiero CAI n. 362; oppure per la Val Rovadia e il Passo di Suola, sent. CAI n. 368 e 363, ore 5 circa (variante lunga).
L’espressione fornese “Truói dai Sclops” significa “Sentiero delle genziane”. Si tratta di uno spettacolare percorso alpino che costituisce un vero e proprio compendio degli aspetti botanici e panoramici più interessanti delle Dolomiti Friulane: un’esperienza indimenticabile per la diversità di versanti e ambienti che si incontrano superando tre alte forcelle e la bucolica prateria del Camporosso.
Parte di questo tracciato ospita ogni agosto la famosa gara di corsa in montagna chiamata “Sky-Race delle Dolomiti Friulane”.
A metà del percorso, possibilità di ristoro presso la Casera Valmenon, custodita.
Sentieristica: dal Rifugio Pacherini al Rifugio Giaf (1400m), lungo il “Truoi dai Sclops”, sentieri CAI nn. 362 - 369 - 361. Durata complessiva: 6 ore circa.
Si tratta di una tappa estremamente varia, che porta prima lungo le ghiaiose pendici dei monti Tor, poi abbandona il severo ambiente dolomitico per l’arcadico, ma non meno selvaggio, versante meridionale delle Alpi Carniche: una lunghissima traversata dai graziosi tabià di Stabie ai boschi sul rio Purone fino alla bella balconata della Casera Lavazeit, da cui potrete ammirare i versanti appena attraversati. Oltrepassata Malga Varmost raggiungerete i pascoli della Casera Tartoi, racchiusa in un magico anfiteatro ai piedi del monte Tiarfin.
Sentieristica: dal Rifugio Giaf al Rifugio Casera Tartoi, 1711m, per il Passo della Mauria, Casera Lavazeit e Casera Varmost, sent. CAI n. 341 - 207 - 243, ore 6-7 circa.
Da Tartoi aggirerete il soprastante monte Tiarfin salendo negli “Agons di Tiarfin”, dove in primavera con lo sciogliersi delle nevi si forma un bellissimo lago dalle acque limpide e turchine, ammirerete le fioriture della piccola valle “Busas di Tiarfin” e salirete fino alla Forcia Rossa, che a quasi 2300m regala un eccezionale panorama dalle Alpi Carniche fino alle Dolomiti bellunesi e ai ghiacciai austriaci. Scenderete ripidamente sul versante opposto alla forcella “Risumiela” o della Croce di Tragonia, 1973m, con il suo caratteristico laghetto, arrivando infine alla storica Casera Tragonia, ora accogliente rifugio.
Sentieristica: dal Rifugio Casera Tartoi al Rifugio Casera Tragonia per la Forca Rossa, sent. CAI 208-224-209, ore 5.
L’ultima tappa percorre una parte della storica “Via delle malghe”, ovvero in fornese “Truoi da las mons”.
Si aggira il monte Lagna, osservando i prati umidi del Plan di Plaron (1839m) dove, secondo la mitologia locale, avevano luogo i raduni delle streghe, per poi scendere fra pascoli e corsi d’acqua fino alla malga Montemaggiore, (1729m) e al vicino e accogliente ricovero Francescutto, prima di tornare definitivamente a valle. Su indicazione della guida alpina sarà possibile coronare il trekking con la meravigliosa e non difficile salita del monte Clapsavon, 2462m (abbinabile con il vicino monte Bivera), fattibile sia dalla malga Montemaggiore che da Casera Tragonia attraverso la casera e la forcella Chiansaveit.
Sentieristica: dalla Casera Tragonia alla malga Montemaggiore con discesa ad Andrazza, sentieri CAI n. 211 - 210. Percorrenza: ore 4/5 circa